Nel giugno 2020, come riportato anche dal quotidiano online Sassuolo Oggi, abbiamo realizzato la nuova passerella pedonale per raggiungere l’osservatorio/aula didattica sito nell’Area di Riequilibrio Ecologico “in Secia” (A.R.E.).
Cos’è un A.R.E.? Le Aree di Riequilibrio Ecologico sono aree naturali o in corso di rinaturalizzazione, di interesse locale, situate in zone intensamente antropizzate; sono gestite in modo tale da conservare, restaurare ed eventualmente ripristinare i sistemi naturali. In particolare le associazioni GEV, LIPU e GRUPPO NATURALISTICO SASSOLESE hanno deciso di unire le loro forze e di adottare un tratto del fiume Secchia con lo scopo di recuperarlo e rinaturalizzarlo. L’intento è quello di ripristinare le condizioni ideali per permettere al maggior numero di specie autoctone di ricolonizzare la zona e anche quello di far vivere ai bambini in età scolare, ed agli amanti della natura in genere, i piaceri di un luogo incantevole.
Per la costruzione della passerella siamo partiti dalla struttura portante e dal suo ancoraggio al suolo. I pilastri hanno una di sezione cm 12×12 e sono in legno lamellare, fondati ogni 1,5 m con staffe in acciaio zincato con punta ad elica, vincolate nel terreno senza l’uso di cemento. Tutto il legno impiegato per realizzare questo manufatto è larice italiano marchiato e di provenienza certificata, nelle sue varie declinazioni: lamellare per tutte le parti strutturali e massello per le restanti parti (lavorato “alla francese” con scanalature anti scivolo per le doghe di calpestio e spazzolato per le doghe dei parapetti). Il larice, oltre ad offrire un ottimo inserimento nel contesto paesaggistico, presenta una notevole resistenza agli agenti atmosferici e di conseguenza una buona durata nel tempo. Lungo le pareti laterali sono state installate dei moduli di arelle in bambù di diametro 20/30 mm, affinchè il passaggio dei visitatori sulla passerella non costituisse un eccessivo disturbo per la fauna del luogo.
L’opera è stata realizzata in meno di 5 giorni, finiture comprese, ripristinando così il collegamento tra il viale principale e l’osservatorio naturalistico, e l’attraversamento dell’area umida.
